Finestre antiproiettile: caratteristiche e applicazioni

Quali sono le caratteristiche e le applicazioni delle finestre antiproiettile? In quali contesti questa particolare tipologia di infissi può rivelarsi particolarmente efficace?

Chiamate talvolta più semplicemente “vetri balistici”, le finestre e i serramenti antiproiettile sono la soluzione ideale per tutelare al massimo particolari contesti residenziali, professionali o pubblici. Non è infatti raro notare questo tipo di infissi installati in centri commerciali, uffici, vetrine di banche e negozi, palazzi prestigiosi, edifici storici e persino abitazioni private.

Non si tratta quindi, come in alcuni casi si potrebbe pensare, di una tipologia di prodotto che trova impiego soltanto in edifici pubblici, ambasciate, contesti militari come caserme oppure gioiellerie: le necessità di sicurezza sono infatti molto soggettive, e in diverse circostanze gli infissi antiproiettile possono contribuire a incrementare il grado di protezione di oggetti o ambienti di valore di diversa tipologia, siano essi preziosi o semplicemente documenti.

In generale, chi sceglie questo tipo di serramenti desidera una soluzione appositamente rinforzata per resistere a tentativi di effrazione e sfondamento perpetrati anche con l’ausilio di armi da fuoco.

 

Le principali caratteristiche delle finestre antiproiettile

In linea di massima, a fronte di un attacco aggressivo come quello perpetrato con un’arma da fuoco un normale vetro per finestra viene facilmente danneggiato e sfondato, frantumandosi completamente.

Al contrario, l’installazione di finestre antiproiettile offre la possibilità di tutelarsi da questo tipo di avvenimento e di incrementare in modo sensibile la sicurezza degli spazi interni e di ciò che in essi è contenuto.

I vetri balistici si compongono di norma dall’assemblaggio di due o più lastre di vetro caratterizzate da durezze differenti. In alternativa, possono essere realizzate con l’inserimento di un apposito laminato plastico (generalmente polivinilbutirrale di spessore variabile tra 1 e 3 mm, o in alternativa polimeri di ionoplasti, etilenilacetato di vinile o policarbonato, a creare sandwich composti da strati di vetro e plastica spessi separati da pellicole più sottili di varie materie plastiche, come PVB o poliuretano) tra i diversi strati di vetro. Nel primo caso, a fronte dell’urto con un proiettile la lastra si fletterà senza esplodere; nel secondo caso, attualmente il più utilizzato, sarà invece il laminato plastico trasparente a evitare che il vetro si sfondi. 

Il funzionamento del vetro balistico è quindi relativamente semplice: a seguito dell’impatto con un proiettile, il primo strato di vetro si fratturerà, mentre lo strato sottostante di materiale plastico, per sua natura più elastico, sarà in grado di attutire orizzontalmente l’urto e di impedirne il passaggio. Ovviamente, maggiore sarà il calibro del proiettile che il vetro dovrà essere in grado di tollerare senza distruggersi, maggiore dovrà essere il numero di strati a comporre la lastra.

In funzione della resistenza fornita, sono disponibili diversi livelli di classificazione in ordine crescente che certificano la “forza protettiva” della finestra antiproiettile. Si fa in questo caso riferimento alla norma UNI EN 1063 – “Vetro per edilizia – Vetrate di sicurezza – Classificazione e prove di resistenza ai proiettili” e alle seguenti classi di resistenza:

  • BR1– resistenza alla penetrazione di proiettili con energia cinetica 170 J
  • BR2– resistenza alla penetrazione di proiettili con energia cinetica 640 J
  • BR3– resistenza alla penetrazione di proiettili con energia cinetica 945 J
  • BR4– resistenza alla penetrazione di proiettili con energia cinetica 1510 J
  • BR5– resistenza alla penetrazione di proiettili con energia cinetica 1805 J
  • BR6– resistenza alla penetrazione di proiettili calibro 7.62 NATO dotati di energia cinetica di 3275 J
  • BR7– resistenza alla penetrazione di proiettili perforanti calibro 7.62 NATO dotati di energia cinetica di 3375 J

A queste classi andranno poi ad aggiungersene ulteriori due, relative alla resistenza delle lastre a proiettili di piombo deformabile tipici dei fucili da caccia con energia cinetica pari a 2735 Joule, ossia:

  • SG1– resistenza ad un solo impatto
  • SG2– resistenza a tre impatti

Oltre al vetro, una finestra antiproiettile dovrà naturalmente assicurare il medesimo grado di robustezza anche a livello del serramento: quest’ultimo sarà pertanto opportunamente rinforzato con l’ausilio di materiali quali l’acciaio o l’acciaio balistico, a seconda dei diversi grado di resistenza. Va da sé che le finestre antiproiettile non soltanto resisteranno ai colpi d’arma da fuoco, ma anche ai tentativi di ingresso più aggressivi perpetrati con oggetti contundenti, senza cedere e rimanendo sempre almeno parzialmente integre.

Finestre e infissi antiproiettile GINKO: una gamma completa che soddisfa ogni esigenza

Per soddisfare anche le esigenze di sicurezza più elevate e sfidanti, GINKO ha progettato e realizzato una gamma di infissi antiproiettile in cui la massima performance si abbina a un design accuratissimo, così che la protezione degli spazi non debba necessariamente trascendere dalla loro estetica piacevole.

Inoltre, tutte le soluzioni antiproiettile a marchio GINKO si caratterizzano per un’estetica limpida e di straordinario impatto scenico, molto diversa da quella dei vetri balistici tradizionali, caratterizzati dal tipico (e non particolarmente gradevole) colore verdastro.

In considerazione delle tante personalizzazioni possibili, le finestre antiproiettile GINKO si dimostrano una soluzione versatile per diverse tipologie di applicazioni: dalle residenze private, anche con grandi luci, fino ai quartier generali di aziende e grandi gruppi, dagli ambienti militari alle ambasciate, dagli edifici storici ai musei, e più in generale ovunque vi sia un’altissima necessità di protezione da possibili aggressioni perpetrate sia con l’ausilio di armi da fuoco corte come pistole e revolver che con armi da fuoco lunghe con munizioni standard e speciali.

I nostri serramenti antiproiettile assicurano un elevato grado di protezione balistica ma anche di resistenza a fronte di svariate tipologie di urto ulteriori, il tutto con prestazioni termoacustiche davvero eccezionali che contribuiranno a ridurre i consumi energetici e migliorare il microclima indoor.

Contemporanee nell’estetica e studiate per performare al meglio anche nelle condizioni più difficili, le finestre antiproiettile a marchio GINKO rappresentano un nuovo modo di intendere la sicurezza, che non trascende mai dalla bellezza del prodotto.

ATENA110 Bullet è il serramento antiproiettile dalle eccezionali prestazioni, certificato antieffrazione in classe 4 (su due ante) e certificato antiproiettile fino alla classe FB6/NS (3300 Joule). Il prodotto ha ottenuto inoltre valutazioni di eccellenza per quanto riguarda la certificazioni CE. L’abbattimento termico è garantito dal profilo a taglio termico e giunto aperto, mentre la realizzazione su misura rende questo serramento balistico altamente personalizzabile sia dal punto di vista dimensionale che da quello dell’estetica.

IKONA BULLET è invece la massima espressione della nostra celebre serie IKONA e IKONA WOOD, qui declinata in una collezione di serramenti antiproiettile grazie all’aggiunta di speciali acciai balistici e vetri blindati, per un sistema dall’estetica minimale che assicura però i più elevati gradi di resistenza antiproiettile. Il tutto, con il design di prestigio e con le personalizzazioni che hanno reso la serie IKONA celebre e apprezzata a livello globale.

Puoi sempre ricevere consulenza e supporto dagli specialisti GINKO semplicemente mettendoti in contatto con noi e raccontandoci le tue esigenze di sicurezza e stile: ti proporremo senza impegno le nostre migliori soluzioni per aiutarti a vivere i tuoi spazi nella massima tranquillità.